ISUZU è una delle realtà industriali più prestigiose del Giappone ed è la più antica per la costruzione di veicoli diesel con una presenza consolidata in tutti gli altri mercati mondiali. ISUZU è il primo costruttore al mondo di veicoli commerciali leggeri fino a 6 tonnellate con oltre 183.000 mezzi della gamma media da 6 a 16 tonnellate e una produzione di oltre 75.000 veicoli.
Ma ISUZU è soprattutto uno dei più grandi fabbricanti di motori diesel del mondo, con un’ampia gamma di tipologie e una produzione di motori con cilindrate che variano da 1.000 cc a 30.000 cc. Dal 2009 ISUZU ha prodotto 21 milioni di motori diesel per i veicoli di tutto il mondo, utilizzati da case come Renault, Opel e General Motors.
Le origini della casa ISUZU risalgono al 1916, quando l’allora Tokyo Ishikawajima Shipbuilding & Engineering Co. Ltd. inizia la costruzione di una fabbrica per la produzione di autovetture. Nel 1918 l’azienda instaura una cooperazione con la britannica Wolseley Motors Ltd che porta alla commercializzazione, a partire dal 1922, della Wolseley A9, la prima vettura costruita in Giappone. Di lì a due anni inizierà la produzione di autocarri.
È il 1934 quando la Tokyo Ishikawajima Shipbuilding & Engineering Co. Ltd si fonde con la Dot Automible Manufacturing Inc. e assume il nuovo nome di Automobile Industries Co., Ltd. L’azienda è oggetto di attenzione da parte del governo giapponese che propone di dare un nuovo nome alla vettura principale. Il nome scelto è ISUZU, in onore del grande fiume che scorre nel Grande Santuario di Ise e a cui sono dedicate molte canzoni e poesie della tradizione.
Nel 1936 è prodotto il primo motore diesel per auto raffreddato ad aria. Nel 1937 l’azienda diventa gruppo, la Tokyo Automobile Industries Inc. e continua la produzione di autocarri con motori diesel. Bisogna però attendere fino al 1949 perché il marchio ISUZU, che letteralmente significa “cinquanta campane”, diventi il marchio distintivo dell’intero gruppo: nasce la ISUZU Motors Limited.
A partire dagli anni Settanta Isuzu intensifica la propria attività a livello internazionale sia dal punto di vista della compagine societaria che dell’internazionalizzazione della produzione. Nel 1971 ISUZU stipula un accordo General Motors e inizia la produzione di veicoli destinati al mercato statunitense: la Chevrolet LUV, il primo veicolo venduto negli USA, e la Gemini, venduta negli Stati Uniti con nome “Buick’s Opel by ISUZU” e in Australia come “Holden Gemini”.
Con l’inizio degli anni Ottanta il marchio ISUZU è ufficialmente riconosciuto a livello internazionale: il P'UP ISUZU inizia ad essere un prodotto conosciuto dal grande pubblico.
Nel 1986 ISUZU celebra il raggiungimento di 3 milioni di unità esportate. L’internazionalizzazione del marchio continua con la joint venture con la casa Subaru per la creazione della SIA Subaru-ISUZU Automotive (1987), e la nascita di un programma di scambio con Honda (1994) che durerà fino al 2002. Nel giugno del 1999 ISUZU inizia la produzione di motori diesel in Polonia per tutte le vetture OPEL e General Motors destinate al mercato europeo.
Dal 2006 anche Toyota è entrata a far parte del gruppo ISUZU, terzo azionista dopo ITOCHU e Mitsubishi Corporation.
Gli anni Novanta segnano il successo delle vendite dei Pick-Up. A partire dal 1990 ISUZU, per diversi anni, è il primo costruttore al mondo di veicoli industriali medi e pesanti (superiori a 6,1 tonnellate), raggiungendo nel 1996 il picco di vendite negli Stati Uniti. ISUZU è la prima casa costruttrice al mondo a introdurre il sistema “common rail” nella gamma dei fuoristrada. Nel dicembre del 1998 ISUZU ottiene il premio “Technology of The Year” come miglior motore dell’anno dalla “Automotive Researches’ Journalist Conference” del Giappone. Nel 2000 ISUZU supera i 15 milioni di motori diesel prodotti nei propri impianti, consolidando l’invidiabile leadership nel mondo.
Nell’ambito di una generale riorganizzazione aziendale a maggio 2002 viene lanciato ufficialmente il nuovo Pick-Up ISUZU D-Max sul mercato tailandese che raggiunge in poco tempo il record di vendite. L’anno successivo viene avviata la commercializzazione del D-Max in Europa. A partire dal 2004 ISUZU è riconosciuto primo produttore al mondo, fatta esclusione per il mercato USA, di pick-up con oltre 328.000 unità prodotte.
Il 2012 è l’anno del rilancio del D-Max: a giugno il nuovo D-Max All New fa il suo ingresso nel mercato Europeo.
Il 2020 segna l’arrivo del nuovo D-Max di casa ISUZU: il D-Max N60.
“N” come “Namibia” e “60” come gli anni di ISUZU nel mondo pick-up.
Ci troviamo di fronte ad un modello totalmente nuovo, le cui parole chiave sono “Efficienza” e “Robustezza”.
Design esterno ed interno completamente rivisto, sostanziali novità su motore, cambio, telaio, carrozzeria, sistema Infotainment e sistemi di sicurezza ed aiuto alla guida avanzati ADAS, senza lasciare da parte le capacità off-road, che sono state ulteriormente migliorate, fanno di ISUZU D-Max N60 un mezzo che vuole diventare il nuovo riferimento nel mercato dei pick-up con portata utile di 1 ton.
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